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Umbrella Corps: Capcom insegna come sprecare occasioni

Questo trend negativo in termini qualitativi, Capcom non vuole proprio invertirlo. Dal solo discreto Street Fighter V fino alla demo di Resident Evil 7, che ha scatenato una valanga di dubbi tra coloro che l’hanno provata, la big della game industry giapponese non vuole proprio saperne di smettere con le bislacche sperimentazioni. E non finisce qui. Chi si ricorda il mediocre Operation Raccoon City? Il titolo, sviluppato da Slant Six Games e rilasciato nel 2012, sarebbe potuto essere un best seller ed un must have per tutti gli appassionati. Sarebbe, perché gli sviluppatori riuscirono a tirar su un gioco pieno di problemi, dalle animazioni pessime passando per un gameplay discutibile, fino al più deludente dei comparti tecnici.

A nulla servirono le mostruosità più cazzute e spaventose dell’industria dei videogiochi, dai vari Tyrant al Nemesis per intenderci, il gioco fu un’occasione sprecata. Capcom, proprio ieri, è riuscita ad andare oltre la mediocre sufficienza di ORC, scendendo nelle profondità degli abissi del Tartaro, ancor più in profondità di Kratos quando andò a fronteggiare Crono: il risultato di questo viaggio disastroso e disastrato è il TPS Umbrella Corps. Se c’è una cosa utile della critica specializzata, è proprio il dovere di avvertire e se possibile far desistere l’utenza dal comprare giochi come questo. Difficilmente quest’anno vedremo qualcosa peggiore di Umbrella Corps, fidatevi di chi vi scrive. Con 30 euro, cifra con la quale viene coraggiosamente proposto al pubblico questo “prodotto”, potreste comprare un Tripla A di qualche mese fa oppure degli indie decisamente più meritevoli dei vostri soldi.

Umbrella Corps: ben poco da salvare

 

Del titolo non si salva nulla: dal multiplayer al pessimo tentativo di single player, il gioco vi sembrerà costantemente il risultato del lavoro di qualche amatore che si è messo a smanettare con Unity, il motore del gioco. Un comparto animazioni tra i più legnosi mai visti fa da contorno ad un gameplay che vorrebbe tendere al dinamismo, fallendo miseramente nell’impresa. Nella modalità “Esperimento” ci ritroveremo ad utilizzare un anonimo soldato di Umbrella impegnato in tre diverse tipologie di missione: collezionista, recupero DNA ed un cattura e difendi la postazione. In pratica? La stessa identica cosa, ripetuta all’infinito in varie famose location di Resident Evil, riportate in un modo che oscilla dal sufficiente al pessimo su next gen. Laboratorio, il villaggio di Resident Evil 4 e 5, la base di Tricell, organizzazione di Excella Ghionne e Raccoon City (unica ambientazione più decente).

Le mappe sono piccolissime ed i nemici, affetti da pesante deficienza di IA, vi uccideranno con due colpi, proprio per cercare di colmare questa caratteristica. L’online non differisce neanche un po’ da questo disastro, se non per il fatto che ovviamente, ci saranno altri giocatori reali oltre agli zombie. Un titolo che entra nelle top 20 del trash gaming di tutti i tempi, senza particolare sforzo. Ci chiediamo il perché di questi maldestri tentativi da parte di Capcom di far soldi senza spenderne in sviluppi all’altezza dei suoi grandi brand videoludici.

Non c’è bisogno di nessun tipo di valutazione, per un prodotto che è meglio bollare con un “non classificabile”. Vi preghiamo vivamente di evitarlo a tutti i costi.

Giuseppe Donte Carrabba
Chiamato “Donte” per la rivisitazione satirica della Divina Commedia al Liceo. Fondo in quel periodo la C&C Production , gruppo di cortometraggi indipendente assieme al mio amico Carlo. Finita la scuola, scelgo il percorso artistico frequentando e laureandomi all’Accademia di Belle Arti di Napoli in Cinema. Oggi sceneggio cortometraggi, scrivo di e recensisco videogiochi su Nerd Monday e sono impegnato in vari progetti youtube come 3GamersaCaso e The Gentlemen.
Penso che un periodo incerto come quello che stiamo vivendo sia esattamente il migliore per puntare tutto sui propri sogni!

Giuseppe Donte Carrabba
Chiamato "Donte" per la rivisitazione satirica della Divina Commedia al Liceo. Fondo in quel periodo la C&C Production , gruppo di cortometraggi indipendente assieme al mio amico Carlo. Finita la scuola, scelgo il percorso artistico frequentando e laureandomi all'Accademia di Belle Arti di Napoli in Cinema. Oggi sceneggio cortometraggi, scrivo di e recensisco videogiochi su Nerd Monday e sono impegnato in vari progetti youtube come 3GamersaCaso e The Gentlemen. Penso che un periodo incerto come quello che stiamo vivendo sia esattamente il migliore per puntare tutto sui propri sogni!

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