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La killer app di Blizzard si chiama Overwatch

Nonostante i riflettori siano puntati sull’oramai immente uscita di Uncharted 4, un evento che sta decisamente catalizzando l’attenzione di tantissimi gamer è stato il rilascio dell’Open Beta di Overwatch, titolo sviluppato da Blizzard e la cui uscita è prevista per il prossimo 24 Maggio. Il gioco arriverà sugli scaffali in un mese piuttosto affollato, e dovrà fare a spallate con colossi come Doom, il già menzionato Uncharted, Homefront Revolution, ma da quello che abbiamo avuto modo di vedere, siamo sicuri che Overwatch sarà la killer app di Blizzard.

La killer app di Blizzard: perché Overwatch?

 la killer app di Blizzard

Facciamo un’importante premessa: Blizzard ha capito che nella ricetta per creare un gioco di successo deve essere presente il multiplayer; non è un caso che i suoi più grandi titoli abbiano delle sezioni online che hanno fatto e continuano a fare scuola. Basti pensare al successo planetario di World of Warcraft, che in passato ha anche toccato i 10 milioni di giocatori abbonati, bissato con il rilascio di Heartstone, capace di arrivare anche a 50 milioni di giocatori, passando per i vari Diablo e Starcraft. Tutti questi giochi hanno due caratteristiche in comune: una forte caratterizzazione dal punto di vista tecnico/estetico ed un comparto multiplayer vario, divertente e sempre pieno di giocatori.

La domanda che ci si potrebbe porre è: perché Overwatch sarebbe la killer app di Blizzard? Non è un semplice more of the same di giochi che abbiamo già visto? Vero in parte, il gioco in questione è si un MMOFPS non molto diverso da un Destiny, di cui però non ha la struttura RPG: nonostante sia presente un avanzamento per livelli, l’equipaggiamento è personalizzabile solo entro certi limiti, e non è nemmeno possibile cambiare le abilità dei personaggi. Di sicuro vi starete chiedendo: come può un gioco di questo genere diventare la killer app di Blizzard? Vi diamo almeno quattro elementi: il comparto tecnico, la caratterizzazione, la varietà ed il divertimento.

Primo ingrediente: un fantastico comparto tecnico

 

la killer app di Blizzard

Ogni gioco che voglia seriamente candidarsi a diventare un must buy deve avere una realizzazione tecnica, e Overwatch, sotto questo punto di vista, non delude le aspettative. Nonostante quella che abbiamo avuto modo di provare non sia una versione definitiva del gioco, non abbiamo riscontrato problemi di frame rate: non ci siamo imbattuti in cali vistosi, la nostra esperienza non è stata flagellata, come spesso accade, da freeze o da crash di qualsiasi genere. Da un punto di vista squisitamente grafico, Overwatch ha un look veramente bello e godibile. Tutte le mappe che esplorate hanno una palette grafica ben definita: dal bianco e rosa di Hanamura all’onnipresente giallo del Tempio di Anubis, fino al bianco dei ghiacci e delle nevi della mappa Nepal.

la killer app di Blizzard

Ognuna delle 12 mappe viste è completamente esplorabile, piena di vie e cunicoli capaci di garantire un diverso tipo di approccio alla partita, è possibile interagire con la quasi totalità degli oggetti in esse presenti e, cosa non meno importante, alcune location presentano delle stanze, degli addobbi o degli elementi che vi strapperanno più di un sorriso. Se a tutto questo aggiungiamo una colonna sonora coinvolgente, un campionario di suoni all’altezza ed un doppiaggio divertentissimo e mai banale, possiamo dire con certezza che, sotto l’aspetto tecnico, Overwatch è promosso a pieni voti!

Overwatch è immediatamente riconoscibile

 

la killer app di Blizzard

Questo aspetto è, a parere di chi scrive, quello su cui l’azienda statunitense ha sempre battuto: ogni gioco targato Blizzard è immediatamente riconoscibile. Ogni titolo prodotto aveva la sua precisa identità, tanto che anche i giocatori più casuali erano capaci, guardando anche una singola immagine, di capire quale fosse il gioco a cui stavano giocando. Basta vedere un Orco per capire che si sta giocando a Warcraft, mentre se quello che ci troviamo davanti è uno strano alieno con artigli e denti aguzzi, non abbiamo dubbi: ci troviamo nel magnifico universo  di Starcraft.

la killer app di Blizzard

Blizzard: un marchio, una garanzia.

Anche Overwatch, sotto questo punto di vista, non fa eccezione: la killer app di Blizzard, anche dopo poche partite, è identificabile come un prodotto a sé stante, che non puzza di vecchio e che non sa di già visto. Quante volte avete giocato a giochi che sembravano copie mal riuscite di altri titoli? Quante volte avete giocato a Destiny sentendo l’influenza di Halo ad ogni singolo passo?  Con Overwatch tutto questo non c’è, mentre invece è perfettamente percepibile il marchio di fabbrica Blizzard, in tutta la sua bellezza.

Ogni personaggio di Overwatch è iconico, creato sfruttando un archetipo di guerriero, ragion per cui ciascuno di essi sarà sempre facilmente memorizzabile, insieme alle sue abilità e alle sue peculiarità. Se McCree sembra uscito direttamente da uno spaghetti western, Bastion rappresenta l’automa corazzato, pesantemente armato, che all’occorrenza, potrà trasformarsi in una torretta, sacrificando la mobilità per aumentare la potenza di fuoco. Se invece volete dei personaggi che possano muoversi agilmente per poter colpire il nemico quando meno se l’aspetta, il cyber ninja Genji (la cui somiglianza con Gray Fox di Metal Gear Solid è evidente) o Hanzo sono quello che fa per voi, se invece amate i Mecha, scegliete D.Va senza pensarci due volte.

Terzo ingrediente: la varietà

 la killer app di Blizzard

La varietà è l’elemento che può rendere un gioco eterno. Dare tante possibilità di approccio, garantire una personalizzazione totale al proprio “avatar”, fornire ricompense per ogni livello raggiunto, significa tenere il giocatore incollato al pad. Nonostante Overwatch non rispecchi tutte le caratteristiche ora elencate, la killer app di Blizzard è un gioco molto vario, e che non stanca per niente, neanche dopo tante partite di fila. Le modalità di gioco viste nella beta non innovano assolutamente niente rispetto a quanto si vede in ogni shooter, ma il semplice utilizzo di un personaggio diverso renderà obbligatorio un differente approccio allo stage, alla  missione e comporterà un ruolo diverso all’interno del party.

la killer app di Blizzard

Il misterioso Soldato 76.

Livello dopo livello, sarà possibile sbloccare nuovi costumi, nuove pose, nuove  battute, nuove icone per il giocatore e tutto questo, come è facile dedurre, comporterà ore e ore di gioco; senza considerare che con buona probabilità, anche se qui siamo ancora nel campo delle ipotesi, Blizzard andrà a supportare il suo gioco con modalità di gioco aggiuntive, con nuove mappe, ecc. Imparare a padroneggiare ogni singolo personaggio richiederà non poche partite e la possibilità di poterli cambiare nel corso del match darà la possibilità al giocatore di poter cambiare approccio in corso d’opera.

Last but not least: il divertimento

 

la killer app di Blizzard

Come si può non amare un gioco così?

Questo è l’ingrediente che non dovrebbe mai mancare in nessun gioco, ma che, invece, latita sempre più spesso; ed è vero che, oggi come oggi, i videogiochi sono media sempre più complessi e stratificati, che ognuno di essi stimola un aspetto diverso della creatività dei suoi creatori  e degli utenti, ma è altrettanto vero che lo scopo per  cui i videogame sono nati è uno solo: il divertimento. E la killer app di Blizzard diverte tantissimo, anzi, sembra quasi che Overwatch sia stato costruito intorno al concetto stesso di divertimento. Le mappe, in particolare alcune di esse, sono un’esplosione di colori e mai cupe, ognuna accompagnata da una propria colonna sonora che va dallo scanzonato al divertente.

la killer app di Blizzard

La mappa si chiama Route 66: potevano mai mancare le Harley Davidson?

I personaggi, anche i meno amichevoli, si lasceranno spesso scappare battute che, siamo sicuri, vi strapperanno più di un sorriso: sentire il pistolero McCree dire “Sarà un mezzogiorno di fuoco”  oppure “Sono sicuro che, da qualche parte del mondo, è mezzogiorno” è impagabile. Senza considerare le schermate di fine partita, in cui verranno celebrate le uccisioni e le azioni più spettacolari, e le stesse schermate di sconfitta: ve lo assicuriamo, perdere non è mai stato così divertente.

la killer app di Blizzard

Che vi avevamo detto?

Tutti questi fattori, messi insieme, vanno a creare un gioco per  tutte le età e per tutti i tipi di giocatore, da quello più giovane e inesperto fino ad arrivare a quello più esigente, tutti uniti da un unico desiderio: divertirsi. Overwatch rappresenta un gioco con tutte le carte in regola per ritagliarsi il suo posto tra gli MMO odierni e, per tutte le ragioni esposte, sarà la killer app di Blizzard, capace, come e più dei suoi illustri predecessori, di intrattenere un vasto pubblico di giocatori. D’altra parte, chi di noi non ha mai voluto essere un eroe?

Nasce a Torre del Greco nei favolosi anni 80, e scopre sin da subito le sue due grandi passioni: la musica e i videogiochi, e decide di coltivarle entrambe. Anni dopo scopre il giornalismo, e dopo aver scritto per diversi siti web, crea Nerdmonday.

Nasce a Torre del Greco nei favolosi anni 80, e scopre sin da subito le sue due grandi passioni: la musica e i videogiochi, e decide di coltivarle entrambe. Anni dopo scopre il giornalismo, e dopo aver scritto per diversi siti web, crea Nerdmonday.

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