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Don Rosa al Comicon: intervista al disegnatore dei Paperi

L’annuncio è stato nell’aria per tantissimo tempo, fino all’ufficialità. La presenza di Don Rosa al Comicon ha scatenato un’enorme affluenza di persone di tutte le età, accorse all’evento napoletano per ottenere un disegno o un autografo, per acquistare uno dei suoi tantissimi albi freschi di ristampa, o anche solo per stringere la mano ad uno dei disegnatori per eccellenza dei Paperi Disney.

Don Rosa al Comicon: un pezzo di storia del fumetto

 

Don Rosa al Comicon

La conferenza di Don Rosa al Comicon 2016 di Napoli.

Chiunque di noi abbia mai amato Zio Paperone, Paperino ed i suoi pestiferi nipoti, si sarà sicuramente imbattuto in una delle tantissime avventure illustrate da Don Rosa: gli albi illustrati dal celebre disegnatore americano sono innumerevoli, per un totale di più di 88 storie, compresa la Saga di Paperon de’ Paperoni, l’opera che lo ha reso maggiormente noto.

La visita di Don Rosa al Comicon di Napoli è avvenuta in concomitanza con la ristampa, ad opera di Panini Comics, della Saga di Paperone, il personaggio a cui l’autore è sicuramente più affezionato. Abbiamo avuto modo di chiedere, in occasione di una conferenza stampa organizzata dal Comicon, quale sia il legame che intercorre tra Don Rosa e Paperon de’ Paperoni. La risposta che il celebre disegnatore ci ha dato non è riassumibile in poche parole, proprio perché abbraccia tutta la sua vita, a partire dall’infanzia fino agli albori della sua carriera.

Don Rosa e Zio Paperone: una storia lunga una vita

 

Don Rosa al Comicon

Don Rosa al Comicon 2016 di Napoli.

 Partiamo subito da un presupposto fondamentale: Don Rosa è stato un fan di Paperon de’ Paperoni fin da bambino! Lo stesso autore sottolinea come, ancora oggi, a quasi 65 anni di età, la sua casa sia piena degli albi illustrati da Carl Barks, che lui stesso ha definito il più grande narratore del ventesimo secolo; e se Carl Barks ha creato Paperopoli ed alcuni dei suoi abitanti più rappresentativi, a Don Rosa va il merito di averli re-immaginati, e di averli inseriti in un contesto più ampio, in cui le loro storie, generazione dopo generazione, si sono intrecciate sempre di più.

Don Rosa al ComiconSe in Europa il Papero più famoso è quello più sfortunato, ovvero Paperino, in America a farla da padrone è il più furbo dei furbi, il più duro dei duri: Zio Paperone. Don Rosa, attraverso la realizzazione della Saga di Paperon de’ Paperoni, ha trasportato il personaggio creato da Carl Barks nel lontano 1946 in una dimensione completamente diversa, puntando i riflettori sugli anni della sua giovinezza, sui momenti più duri della sua vita, fino ad arrivare al Klondike alla ricerca di fortuna e al suo primo milione di dollari. In parole povere, Don Rosa ha trasformato Zio Paperone in un esempio di vita.

Definire l’opera di Don Rosa non è semplice, in quanto è difficile trovare termini di paragone in altri fumetti. Basti riflettere sulla realizzazione dell’albero genealogico dei Paperi, illustrazione diventata un cult nel corso degli anni. Quell’albero genealogico rappresenta la profondità del lavoro svolto dal celebre autore: non solo ha svelato le origini del mito di Scrooge McDuck, ma risale fino ai suoi antenati, andando a mettere in risalto, generazione dopo generazione, quali siano i rapporti che lo legano con gli altri Paperi di Paperopoli.

Zio Paperone: un taccagno o un sognatore?

 

Don Rosa al Comicon

Don Rosa ha sviluppato la storia di Paperon de’ Paperoni come nessun altro ha mai fatto, e chi meglio di lui potrebbe descriverci la personalità dell’abitante più eccentrico di Paperopoli. Primo consiglio del Don: guai a considerare Zio Paperone un taccagno! La sua personalità, secondo le parole dell’autore, è molto più simile a quella di un collezionista: Paperon de’ Paperoni è sentimentalmente legato ad ognuna delle monete che possiede, perché ogni moneta rappresenta un ricordo della sua vita, e proprio per questa ragione egli non intende spenderne neanche una. Sotto questo aspetto Don Rosa, su sua stessa ammissione, è molto simile al suo personaggio preferito: anche lui custodisce gelosamente ogni singolo albo delle storie realizzate da Carl Barks, e non è disposto a separarsene per nessuna ragione al mondo.

Questo incontro con Don Rosa al Comicon porta alla luce un’importante considerazione: quello tra Zio Paperone ed il suo autore è un “matrimonio” durato quasi 30 anni e, come da lui stesso affermato, questa relazione non sarebbe mai potuta durare tanto se non avesse amato Paperon de’ Paperoni, in tutte le sue sfaccettature; ed è proprio questo elemento, secondo il modesto parere di chi vi scrive, ad aver reso immortale Don Rosa e tutti i lavori da lui realizzati, e ad aver reso Uncle Scrooge uno dei personaggi più amati dell’intero universo Disney.

Si ringrazia Nathalie De Palma per il materiale fotografico.

Nasce a Torre del Greco nei favolosi anni 80, e scopre sin da subito le sue due grandi passioni: la musica e i videogiochi, e decide di coltivarle entrambe. Anni dopo scopre il giornalismo, e dopo aver scritto per diversi siti web, crea Nerdmonday.

Nasce a Torre del Greco nei favolosi anni 80, e scopre sin da subito le sue due grandi passioni: la musica e i videogiochi, e decide di coltivarle entrambe. Anni dopo scopre il giornalismo, e dopo aver scritto per diversi siti web, crea Nerdmonday.

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