Aumentano di giorno in giorno rumor e notizie sulla nuova home console di casa Nintendo, la NX. Per buona pace di tutti, diciamolo a gran voce: laddove Nintendo mantiene incontrastato il primato sui portatili, riuscendo a imporre la sua visione e filosofia nonostante il dilagare del gaming mobile, lo stesso non si può dire del mercato console casalinghe. Nintendo è vecchia dentro. La Wii U è stata una console in parte fallimentare, a causa di specifiche tecniche non da “next gen” ed il supporto praticamente nullo degli sviluppatori third party. Anche sul piano delle esclusive la Nintendo ha floppato. I soliti Super mario, i remake di Zelda ed alcune nuove IP non sempre riuscite, hanno segnato il destino della Wii U che, addirittura, ha venduto meno della Ps Vita di Sony, nonostante quest’ultima sia stata un flop totale.
L’originalità di Splatoon ed il dinamismo tamarro di Bayonetta 2 nulla hanno potuto contro le esclusive Sony e Microsoft di vecchia e nuova generazione, major che ricordiamo, contano sull’enorme supporto dei third party. C’è chi dice che NX abbia il solito hardware “a cavallo tra due gen” stile Wii U, c’è chi dice che sia un ibrido tra un portatile ed una home console ma tutto ciò rimane nel mondo delle speculazioni. Ciò che è certo è che se Nintendo vuole davvero “tornare in gara”, dovrà costruire le basi del successo di NX su più esclusive dal “feeling diverso”, come Bayonetta e Xenoblade, e ricostruire i ponti con gli studi di sviluppo esterni.
- Le esclusive. Super Mario e Zelda sono brand che hanno fatto la storia dei videogiochi. Titoli di stampo favolistico ma assolutamente da hardcore gamer. Nintendo però non potrà vivere più di sole serie classic, giochi identici da decenni con grafica migliore, ma dovrà necessariamente ampliare il catalogo. Begli esempi sono Splatoon e Xenoblade ma bisogna fare di più. Nintendo deve dimostrare di poter concorrere con i big dell’industria videoludica dando vita ad esclusive di generi e temi trattati differenti.
- Lo sviluppatore di Ori e The Blind Forest, apprezzato indie per Xbox One, è rimasto deluso ed infastidito dalla politica di segretezza di Nintendo che si rifiuta di mandare i dev kit di NX ai vari studi di sviluppo. Come se non bastasse la big giapponese ha deciso di non svelare nemmeno orientativamente le specifiche della macchina. Risultato? Gli sviluppatori non hanno e non avranno la possibilità di impratichirsi con l’hardware di NX. In pratica per un po’ su NX ci sarà penuria di titoli multipiattaforma o quantomeno, versioni più scadenti rispetto a quelle di altre console.
Non siamo più negli anni 90’ e nemmeno durante il fortunato periodo di Nintendo Wii. Le carte in tavola devono cambiare e devono farlo al più presto se la grande N vuole tornare ad occupare una posizione di rilevanza nel settore home console. Un primo passo sarebbe far uscire l’NX poco prima di PS5 e la nuova Xbox (se ci sarà) e non adesso, con un hardware che non è né carne né pesce. Ormai ci hanno preso gusto a lanciare console a cavallo tra due generazioni. Ok. Almeno date la possibilità ai developers di studiare per benino NX, che diamine!
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