Una bella scatola piena di fiocchetti e ghirigori, una confezione che fa sognare doni preziosi. Questo è il mondo di Mad Max, un open world che promette ma che poi non mantiene. Mad Max è un gioco noioso. Prima che qualcuno possa inveire, precisiamo che Mad Max non è un gioco brutto, se lo fosse allora i giochi belli si conterebbero sulle dita di una mano.
Tutto ciò che è presente in Mad Max è fatto veramente bene, dai combattimenti con le auto alle tante opzioni di tuning con le quali è possibile agire sulla nostra automobile, dai combattimenti a piedi allo stile grafico che regala una vera sensazione di desolazione e apocalisse appena scoppiata. Purtroppo, però, tutto ciò che si può fare non va oltre le nostre aspettative, che erano molto più esigenti, considerando la pubblicità avuta dal gioco, il grande impatto che ha avuto Mad Max: Fury Road al cinema e lo sviluppo di Avalanche Studios, che in Just Cause qualcosina in più nella scatola l’aveva messa e continua a metterla.
Mad Max è un gioco noioso e ripetitivo, ecco perché
Gironzolare per le varie regioni che formano il mondo di gioco, all’inizio sembra davvero appagante, ma basta tenere le mani incollate al pad per un paio d’ore per far sorgere già i primi dubbi. Qual è il nostro vero obiettivo? Considerando il furto della nostra auto da parte di alcuni predoni guidati da Scrotus, figlio di Immortan Joe, e il conseguente incontro con il deforme meccanico Chumbucket, sembrerebbe proprio che il nostro obiettivo primo sia quello di ricostruirci una bella macchina potente per poi far ingoiare lo scroto a Scrotus. Insomma, la trama si basa su una ripicca. Max, cresci un po’.
Per costruire questo bolide bisogna acquistare pezzi di ricambio sempre più potenti: gomme, carburatori, tubi di scarico e chi più ne ha più ne metta. Ma in un mondo post-apocalittico i soldi non hanno più alcun valore, superati addirittura da tappi di una fantomatica bibita gassata. Nel mondo di Mad Max i tappi sono per bambini e si va con arroganza a depredare gli accampamenti degli altri per rifornirsi di “materiali”. Che cosa sono questi materiali? Ferraglia e altre cosucce che rappresentano la valuta riconosciuta nel gioco. Mad Max è un gioco noioso perché cercare ferri arrugginiti per poi scambiarli con pezzi di ricambio atti ad aumentare l’ego del protagonista a cui sono state rubate le caramelle, non è esattamente quello che ci si aspettava.
Tutto ciò dovrebbe rispondere alla domanda che riecheggia nelle nostre orecchie durante le circa 20 ore di gioco: ”Perché lo sto facendo?”. La risposta è: ”Perché sì, fallo e non rompere”. Verissimo, molto spesso saremo alle prese con inseguimenti in cui dovremo buttare l’occhio sulla quantità di benzina ancora presente nel serbatoio, alla nostra barra della salute e a quella dell’automobile, dovremo conquistare le regioni diminuendo la minaccia in essa presente (torri di guardia, fortezze); ma dal cervello non riusciremo a toglierci quella sensazione di inutilità di tutto questo.
Così l’impavido ma spossato giocatore urlò: “Perché lo sto facendo? Qualcuno mi risponda!”. E una voce si alzò e gli sbattè la risposta in piena faccia: ”Perché hai speso 69 euro, quindi fattelo piacere”. Mad Max rimane un gioco di valore comunque medio-alto, ma Mad Max è un gioco noioso e ripetitivo, questo nessuno ce lo leverà dalla testa.

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