Dopo i commenti sulla scorsa puntata eccoci arrivati, finalmente, al culmine dell’intera trama di American Horror Story. Ci apprestiamo a vedere, veramente, chi è il Killer dei dieci comandamenti, ma siamo sicuri che, anche questa volta non sia un flop annunciato da tempo? Siamo sicuri che questa attesissima scoperta non sia prevedibile? Beh, diciamo che un vero osservatore avrebbe capito molto presto l’identità di questo macabro essere ma dovevamo aspettare un’altra puntata per vederlo con i nostri occhi.
Ecco chi è il killer dei dieci comandamenti
Ci siamo sempre chiesti come mai, la stanza 64 fosse protagonista di tante attenzioni da parte di ogni inquilino dell’Hotel Cortez. La puntata si apre proprio introducendoci in questa stanza e rivelando che è il luogo da dove tutto ha avuto inizio, l’ufficio di James March e, come se non bastasse, il luogo in cui si è suicidato. Dietro l’armadio principale della camera si nasconde la vera anima di quel posto, il vero cuore pulsante, la cantina degli orrori o, per meglio dire, la stanza dei trofei: in teche di vetro vengono conservati parti del corpo prelevati dal killer dei dieci comandamenti, ognuna delle quali simboleggia il peccato per la quale la vittima è stata punita.
Lowe viene accompagnato da Sally alla scoperta di tale luogo ma, le risposte che cercava non sembrano proprio rispecchiare ciò che sperava di sentire. Allora chi è il killer dei dieci comandamenti? Quel macabro mostro che ha dilaniato le sue vittime, non è altro che l’agente Lowe. Ma come è possibile che sia lui dal momento in cui, come abbiamo visto sin dall’inizio, non aveva mai avuto contatti con l’Hotel Cortez tanto meno con Sally e March?
Per capire questo non piccolo particolare dobbiamo usare un po’ l’immaginazione, accompagnata da una più o meno credibile scena sul vero passato dell’agente Lowe. Piccola parentesi, siamo a neanche 10 minuti dall’inizio della puntata e già è stato rilevato chi è il killer dei dieci comandamenti, la rivelazione più importante di tutta la stagione ci viene svelata. Avrei preferito scoprirlo verso la fine, magari con piccoli indizi sparsi durante i 50 minuti.
Lowe è pronto ad ammettere i suoi crimini al suo partner ma, prima, spiega com’è finito il quel vortice di pazzia, di sangue: scopriamo che è gia stato all’hotel Cortez, ben cinque anni prima, proprio nella notte in cui la polizia ritrova quella famiglia deceduta per asfissia. Recatosi al Cortez dopo aver passato tutta la serata immerso nell’alcol, conosce Donovan, la Contessa e March che rimane subito affascinato dall’aurea nera che sprigiona l ‘uomo; ma c’è qualcosa che ancora non lo convince, qualcosa che non lo rende perfetto per i suoi scopi, per il compito che vuole affidargli. Ma March non demorde e si rivela essere il burattinaio che muove i fili da cui dipendono i singoli personaggi che vivono nell’hotel: prima rinchiudendo gli amanti della Contessa, ora permettendo a quest’ultima di rapire Holden, in modo tale che il detective abbandoni definitivamente la retta via.
Da li in poi, per cinque anni, Lowe divide la sua vita tra la sua famiglia che, ormai, cade a pezzi e il suo nuovo mentore James March. “Non esiste piu la giustizia”… è questo il suo motto per credere di poter continuare, di poter trovare da solo la giustizia, quando lo Stato non è efficiente abbastanza per lui, abbastanza efficiente da punire i veri colpevoli.
Il suo partner non è convinto fino in fondo che si possa trattare del vero killer dei dieci comandamenti, ma di semplici vaneggiamenti di un detective sull’orlo della schizofrenia… beh, detto fatto! Sarà proprio lui la sua prossima vittima, peccatore per adulterio poiché si rivela essere l’amante di Alex, personaggio tanto odiato dalla qui medesima.
Cosa penso in definitiva di questa puntata? È di un’utilità pari a zero semplicemente perché la domanda: chi è il killer dei dieci comandamenti è stata risposta circa sei puntate fa e presenta dei buchi di sceneggiatura evidenti dalla confessione di Lowe. In altre parole, più si avvicina la fine, più sono felice… non perché mi piaccia, ma perché la serie volge al termine!

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