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Thrill Kill e Killing Day cancellati: dove sono finiti?

Thrill Kill e Killing Day cancellati senza motivo? Andiamolo a scoprire. Molti sono i giochi partiti in sordina, che si sono rivelati dei grandi capolavori, altrettanti sono quelli che hanno promesso molto e mantenuto poco o niente. Ma ci sono anche titoli fomentati da un forte hype, che però non sono mai venuti alla luce e in questa rubrica daremo spazio ai titoli che avrebbero potuto rivoluzionare il mondo dei videogame, nella vana speranza che qualche publisher si commuova e decida di portarli avanti.

In questa puntata della rubrica sui videogiochi che non hanno più lasciato tracce, tratteremo due titoli diametralmente opposti, ma accomunati dallo stesso destino: Thrill Kill e Killing Day cancellati e mai rilasciati sul mercato, Thrill Kill cancellato nel 1998, alla fine del proprio sviluppo e Killing Day cancellato in seguito ad un lungo silenzio a riguardo.

Thrill Kill e Killing Day cancellati: perché mai?

 

Partiamo da Thrill Kill. Picchiaduro tridimensionale, nato sulla falsa riga di Mortal Kombat, sviluppato da Paradox Development e prodotto da Virgin Interactive.
La storia ruota attorno ad un concept tanto semplice, quanto incisivo ed efficace: i lottatori sono 8 anime dannate scese all’inferno, un inferno ben lontano da quello narrato nella Commedia dantesca. Marukka, dio dei segreti, stufo della solita routine, organizza un piccolo torneo, il vincitore fra loro, avrà il permesso di sfidare il dio in persona e se lo batterà, come premio avrà la possibilità di reincarnarsi in nuova vita terrena, per rimediare così ai propri peccati.

Le novità del gameplay stavano, oltre che nella possibilità di scontri tutti contro tutti a 4 giocatori, nel fatto che non esistesse una vera e propria lifebar, che diminuiva in seguito ai colpi subiti, ma una kill bar, che al contrario si riempiva, in seguito ai colpi sferrati. Al riempimento di quest’ultima, il personaggio veniva colpito da un fulmine e poteva eseguire una thrill kill, una vera e propria fatality uguale per tutti i personaggi nel caso in cui nell’arena fossero presenti più di due combattenti e diversa da ognuna, in caso fosse rimasto un solo avversario.

Quando la Virgin fu acquisita da Electronic Arts, il gioco fu cancellato a causa dei contenuti eccessivamente violenti e sessualmente espliciti, che a detta dell’azienda, avrebbero danneggiato l’immagine del publisher.

Ecco arrivato il turno di Killing Day. FPS sviluppato da Ubisoft e annunciato come esclusiva PlayStation 3, in occasione dell’E3 2005, dove fu addirittura mostrato un presunto filmato in game del gioco.
Del titolo è trapelato poco e niente durante il suo sviluppo, fino all’annuncio della sua cancellazione, avvenuta nel 2009. Quel poco che è trapelato riguarda una trama a base di vendetta, contornata da un gameplay frenetico, adrenalinico ed un engine estremamente fluido e realistico, dotato di una fisica e di una distruttibilità dello scenario impressionanti per quel periodo.

Le ultime notizie riguardanti il titolo, risalgono al Gennaio 2013, quando ai piani alti di Ubisoft, si è deciso di rinnovare la registrazione del marchio registrato del gioco, del quale purtroppo, non si conoscono ulteriori sviluppi.

Marco Battiato
Laureato in Agraria, sommelier e appassionato di videogiochi dall’età di 5 anni.
I suoi generi preferiti sono FPS, giochi di guida e action-adventure.

Marco Battiato
Laureato in Agraria, sommelier e appassionato di videogiochi dall'età di 5 anni. I suoi generi preferiti sono FPS, giochi di guida e action-adventure.

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