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La fine del dominio Nintendo?

 

La fine del dominio Nintendo? Sembra strano vedere un colosso videoludico come la grande N dover capitolare negli ultimi mesi, sopraffatto dalle insicurezze e dalle strategie di mercato sbagliate dovute, in parte, ad un affrettato rilascio di particolari prodotti (Nintendo Wii U, ndr.) oppure dalla pochezza del parco titoli per la sopracitata console. Non di meno, si potrebbe far riferimento anche ad un adeguamento videoludico delle case concorrenti, ovvero la Sony e la Microsoft, che, con il passare degli anni, hanno evoluto la propria sfera ‘gaming’ portandola ad un livello superiore rispetto alla Nintendo che si è vista, purtroppo, superare da questi due colossi in termini sia di vendite che di progetti a lungo termine.

Ciò che più fa riflettere sul periodo ‘nero’ della casa di Kyoto è riscontrabile attraverso il ‘Digital Event‘, nel corso dell’E3 della scorsa settimana, in cui abbiamo assistito ad un totale scempio, dapprima perché la casa giapponese non era presente fisicamente alla fiera e, per contorno, aver dovuto subire una visione dei vari progetti in maniera molto fredda, quasi distaccata rispetto alle rivali, proprio perché la Nintendo si è semplicemente limitata ad esporre titoli che, nel bene o nel male, suonano come inutili sequel, senza alcuna novità reale effettiva, senza quella caratteristica che la casa ideatrice di Super Mario sapeva infondere in tutti i titoli sfornati durante questi anni.

Un baratro senza fine

 

Non c’è da meravigliarsi se questo evento 2015 durante l’E3 è stato definito un totale fiasco dagli addetti ai lavori. Proprio per questo, il presidente della compagnia, Satoru Iwata, ha rilasciato un tweet in cui dichiarava pubblicamente scusa a tutti coloro che erano rigonfi di aspettative, di annunci colossali, o semplici fan, che hanno dovuto assistere ad uno scempio totale senza avere l’opportunità di gioire per un annuncio folgorante che avrebbe spiazzato l’intera concorrenza. Tali scuse, secondo il presidente di Nintendo of America, Reggie Fils-Aime, sono state male interpretate, parlando appunto di semplici dichiarazioni post-E3 che non avevano nulla a che fare con i contenuti orrendi mostrati durante lo stesso evento. In poche parole, la Nintendo stessa non si è affatto scusata con le migliaia di fan per la pessima figura fatta durante il ‘Digital Event’ ma, ad onor del vero, si è semplicemente limitata a porre fede nell’operato e che la stessa Nintendo si sarebbe assunta le varie responsabilità circa i vari feedback negativi inoltrati dopo l’evento stesso, in modo da poter soddisfare le richieste di tutti i videogiocatori appassionati del marchio.

Sotto molti punti di vista, questo evento è stato il punto critico di tutto il declino della casa giapponese, il punto più basso della storia, anche perché, come ho già specificato, la Nintendo non ha mostrato i ‘muscoli’ durante la conferenza, ma si è semplicemente limitata a mostrare filmati e filmati di giochi che non hanno acceso alcun minimo interesse in tutti i fan della grande N.

Molti, già da tempo, attribuirono la perdita di fascino del marchio ai tempi del rilascio del Nintendo Wii U. Secondo molti, il rilascio della stessa è avvenuta in maniera molto affrettata, poco lungimirante e con novità di poco rilievo (basti pensare che, a parità di generazione, una Ps4 o una Xbox One è nettamente superiore dell’ultima nata in casa Nintendo, sia in termini di prestazione, sia in termini di parco titoli). Ciò nonostante, la Nintendo ha voluto, a tutti i costi, dare un segnale forte al mercato, imponendosi con un rilascio anticipato della console che, almeno fino ad adesso, non ha portato a risultati di spessore ma, anzi, non ha fatto altro che rovinare la situazione economica che sta affrontando la Nintendo.

Aspettative future?

 

Titoli come Star Fox Zero, Zelda: TriForce Heroes oppure nuove release del già ‘visto e rivisto’ Animal Crossing, potrebbero giovare alla situazione Nintendo nei prossimi anni, anche se, a conti fatti, la questione è ben altro: ovvero, cercare, in tutti i modi, di limare il gap che c’è tra le dirette rivali, costruendo una macchina in grado di poter concorrere alla ‘console war’, in grado di far riaccendere l’entusiasmo che da sempre Nintendo trasmette in tutto ciò che produce e che elabora (fatta eccezione per le disastrose performance date del Nintendo Wii U).

Con il futuro annuncio della nuova console casalinga, nome in codice NX, la Nintendo sarà in grado di spodestare i due colossi Sony e Microsoft e concorrere a regina del gaming di nuova generazione? Potrebbe essere la fine del dominio Nintendo? Oppure resterà nell’oblio ed essere costretta a sottomettersi al dominio delle console rivali senza aver minimamente lottato? Non ci resta che aspettare i prossimi mesi per avere maggiori dettagli circa la nuova console e sperare che, finalmente, Nintendo torni a combattere per i posti che le spettano.

Seth Bosso
Studente presso la facoltà di Farmacia della Federico II con una passione sfrenata per il mondo Nintendo, la NBA e la cultura giapponese. Adoro collezionare manga, vinili di qualsiasi genere/epoca e libri sul mondo della chimica.

Seth Bosso
Studente presso la facoltà di Farmacia della Federico II con una passione sfrenata per il mondo Nintendo, la NBA e la cultura giapponese. Adoro collezionare manga, vinili di qualsiasi genere/epoca e libri sul mondo della chimica.

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